Ci sono città che si sfiorano solo sulla mappa, e altre che, pur lontane, sembrano parlarsi da secoli. Firenze e Napoli non si somigliano, ma si riconoscono. Una è l’eleganza silenziosa dei marmi della cattedrale di Santa Maria del Fiore, l’altra il canto scomposto dei vicoli di Spaccanapoli. Eppure, nel battito antico dei loro cuori, c’è qualcosa che le lega: la passione.
Passione per l’arte, per la bellezza, per la vita ma anche e sopratutto per il calcio.
Quando i palloni rotolano sull’erba del Franchi o del Maradona, il tempo sembra fermarsi. Gli affreschi e i presepi, i campanili e i castelli, diventano coro, voce, appartenenza.
In un’Italia che cambia, queste due città restano fari accesi, ciascuna con la propria luce. E forse, proprio tra un gol segnato e un tramonto su Santa Croce o sul Golfo, le due città si scoprono più vicine di quanto sembri: ci sono realtà diverse, unite dalla bellezza e dalla passione.
Le due compagini scenderanno in campo sabato sera alle ore 20:45 allo stadio ‘Artemio Franchi’ di Firenze. Dopo quattro partite esterne per i gigliati (incluse le due dei play-off di Conference League) arriva finalmente il ritorno nella propria casa e con la spinta della propria gente. La gara sarà valida per la terza giornata di Serie A.
Fiorentina e Napoli si sono sfidati 150 volte in Serie A: leggermente in vantaggio la Viola, a fronte di 55 successi contro i 54 partenopei, 41 invece i pareggi.
L’ultimo successo dei viola risale all’8 ottobre 2023 quando i ragazzi di mister Italiano si imposero in esterna per 1-3 con le reti di Brekalo, Bonaventura e N.Gonzalez. Mentre bisogna tornare indietro fino al 2018 per riscoprire l’ultima vittoria dei gigliati in casa grazie ad una tripletta di Simeone.
Gli ex della gara sono molti e quindi dividiamoli per anni. Tra il ’50 e il ’60: Vitali. Negli Anni ’70: Chiarugi, Clerici e Braglia. In quello successivo: Bertoni, Pecci e Galli. Negli Anni ’90: Baiano, Robbiati e Taglialatela. Nel nuovo millennio: Maggio, Savini, Quagliarella e Santana. Ed infine i più recenti Rosati e Callejón.
Anche in panchina non sono mancati gli intrecci tra le due compagini. Uno su tutti: Bruno Pesaola, che ha allenato entrambe le squadre e ha vinto l’ultimo scudetto con la Fiorentina nel 1968-69. Anche Ottavio Bianchi, tecnico del primo campionato azzurro nel 1986–87, ebbe anche un’esperienza alla viola tra il 2001 e il 2002 (il bresciano, tra i molti ha allenato anche Maradona).
Con la spinta del pubblico del Franchi e la voglia di continuare a crescere, i gigliati si preparano ad affrontare una sfida che profuma di storia e passione.