Quella tra Fiorentina ed Hellas Verona sarà l’ottantacinquesima partita tra le due squadre. 41 vittorie viola, 20 gialloblu e 23 segni X. I gol dei gigliati nella storia dell’incontro sono stati 125 mentre 83 quelli degli avversari. Il goleador dell’incontro è Batistuta a 7 reti, seguito da Antognoni a 6 e Kean a 5 marcature. Paolo Vanoli ha incontrato Paolo Zanetti per due volte nella storia e tutte due nella scorsa stagione. L’attuale tecnico della Fiorentina ha ottenuto un pareggio e una vittoria (1-1; 2-3). L’attuale mister dei gigliati, Vanoli, nel 1995 passò all’Hellas, dove al primo anno conquistò la promozione dalla cadetteria e nel quale rimase per le due successive stagioni di Serie A. Con i toscani vinse una Coppa Italia e, dallo scorso novembre, siede sulla panchina di casa dell’Artemio Franchi. L’ultimo incontro tra le due a Firenze è stato lo scorso anno ed terminato sul punteggio di 3-1 in favore dei padroni di casa grazie alla tripletta siglata da Moise Kean.
Fiorentina-Hellas non è mai una partita banale. Un gemellaggio storico, che va avanti dal 1976, unisce queste due squadre a livello affettivo, ma sul campo la vicinanza viene raccontata anche dagli ex che accomunano entrambe le formazioni. Un pensiero per Celeste Pin: capitano di entrambe le squadre e il suo ricordo che resta vivo, lieve e luminoso, proprio come il suo nome. Nei gialloblù dello scudetto vi erano Di Gennaro, Sacchetti e Bruni, tutti cresciuti nel vivaio viola. Nel 1989 l’Hellas cedette Volpecina, Pioli e Iachini proprio ai gigliati, e dalle rive dell’Arno arrivarono Calisti e Pellegrini. Alla Fiorentina si è affermato Frey, che nel 1999 era stato protagonista con i veneti nel massimo campionato. In quella squadra il tecnico era Prandelli, che avrebbe poi portato i viola in Champions League negli anni seguenti. Con il tecnico bresciano ci sono stati anche Cassani, Gamberini, Dainelli, Donadel, Mutu, Brocchi, Pazzini e Toni (vincitore anche della Scarpa d’Oro): tutti passati anche dagli scaligeri. Di Carmine, nato e cresciuto a Firenze, si trasferì a Verona nel 2018 e, in tre anni, mise a referto 20 reti. Romulo venne portato in Italia proprio dalla Fiorentina e vi restò per due annate prima di trasferirsi proprio in Veneto nel 2013. Rebić ha vissuto due esperienze in viola tra il 2013 e il 2016, esordendo in Serie A e segnando anche il primo gol contro il Torino. Si trasferì all’Hellas in prestito proprio dai gigliati, dove rimase fino al termine della stagione. Cáceres, ai gialloblù, siglò tre reti, mentre ai viola arrivò a quota quattro tra il 2019 e il 2021. Recentemente Amrabat e Barak (passati entrambi dalle sponde del Pò) sono stati guidati dal tecnico Italiano: ex bandiera proprio degli scaligeri ed ex tecnico dei viola dal 2021 al 2024. Poi Faraoni e Folorunsho passati rispettivamente nel 2024 e nel 2025, dopo le esperienze di 6 anni per il primo in Veneto e del secondo per una sola annata. Oggi, in campo, ci saranno Kean (passato agli scaligeri in prestito dalla Juventus) e Valentini (sempre di proprietà dei gigliati ma in prestito ai veronesi).
Anche in panchina si trovano diversi intrecci tra la squadra di Firenze e quella veneta. Lasciata la nazionale, tra il 1979 e il 1980 Valcareggi allenò per qualche tempo il Verona, la Fiorentina e la Roma. Liedholm ottenne la promozione in Serie A con gli scaligeri e rimase ai gigliati dal 1971 al 1973. Malesani, nella stagione a Firenze, conquistò il quinto posto nel 1997-98 e sedette sulla panchina della sua città natale dal 2001 al 2003. Prandelli portò i gialloblù in Serie A e i gigliati in Europa nel suo quinquennio a Firenze.
