Serie A Women, sabato inizia la corsa Scudetto - 
Femminile
30 Sep 25 / 16:18

Serie A Women, sabato inizia la corsa Scudetto

L’attesa è finita: il Campionato di Serie A Women inizia questo weekend, con aspettative di spettacolo altissime. 

E non è soltanto per le tante novità della stagione, ma perché il massimo campionato del belpaese prende il via dopo un’estate in cui la Nazionale Italiana ha sfiorato la finalissima dei Campionati Europei, confermando una tendenza di crescita del calcio nazionale ormai palpabile con mano.
 
La Serie A Women Athora però è altra cosa. Le pretendenti al trono aumentano, l’aria del rinnovamento si scontra con la voglia di immobilismo di chi finora l’ha fatta da padrona. Da Torino a Roma, con un occhio su Napoli, la corsa scudetto è ai nastri di partenza con un epilogo che speriamo si fermi a metà strada, in via Pian di Ripoli per la precisione.

Saranno dodici le squadre che si contenderanno il tricolore in una Serie A che finalmente ritorna a girone unico, con andata e ritorno. Abbandonato il format di post campionato con Poule Scudetto e Salvezza, ogni match inizierà ad avere un peso specifico diverso. Tutto però può succedere, la Serie A Women’s Cup lo ha dimostrato: la Lazio che doma la Juventus in casa loro, la Roma sempre lì pur con qualche difficoltà, l’Inter una conferma di qualità. 

A pochi giorni dal primo fischio iniziale, la griglia di partenza parrebbe ben definita anche se l’ultima parola resta sempre e comunque al campo. 

Juventus e Roma partono sicuramente in pole position, pronte a riaffermare la loro egemonia che negli ultimi anni le ha viste fare man bassa di trofei. Brucia ancora in casa viola la sconfitta ai rigori in Finale di Coppa Italia nel 2024 e la sconfitta di Gennaio a La Spezia in Supercoppa. Due volte in cui la Fiorentina ha sfiorato la gloria ed è tornata a casa carica di amaro ma anche di consapevolezza, quella di poter competere al massimo livello con Roma e Juventus.
Le due compagini si confermano organici a cinque stelle anche se entrambe dovranno affrontare il doppio impegno con la Champions League femminile, che quest’anno presenta lo stesso format a girone unico prima del tabellone. Scontri che potrebbero pesare sulle gambe delle prime della classe, le quali hanno allungato la panchina con acquisti mirati, conferme e anche novità.

Ci sono poi Inter e Fiorentina, con le nerazzurre leggermente avanti. In Serie A Women’s Cup le due squadre hanno incrociato le lame e le milanesi hanno avuto la meglio. Una vittoria che va presa con le pinze: la Viola era al primo vero impegno di livello dopo il precampionato in cui Mister Pinones Arce stava ancora costruendo la chimica della sua nuova squadra; l’Inter dalla sua era in condizione avanzata visti i preliminari di Champions League e poi di Europa Women’s Cup che doveva disputare. In più, la squadra di Mister Piovani ha un roster che gioca insieme da più tempo, e pur orfana di Cambiaghi ha acquisito nel calciomercato estivo una giocatrice che si è rivelata sensazionalmente impattante nel match contro la Viola. Vilhjálmsdóttir ha infatti già bucato la porta di Fiskerstrand e si candida ad una stagione da protagonista con la squadra di Milano.


Un passo indietro le altre, ma davvero solo un passo. Milan, Lazio, Sassuolo e Como sono pronte a prendersi la gloria ai danni delle favorite, e non dimentichiamoci delle altre che sulla carta si giocheranno la salvezza. Parma, Napoli, Genoa e Ternana non sono qui per guardare, ma per rosicchiare punti preziosi. 

 

E la Viola? La Fiorentina inizia proprio dalla Campania, dove ha trovato sempre tante difficoltà. Fattore campo, cuore partenopeo, emozioni del debutto: un cocktail di elementi che la Fiorentina non deve sottovalutare.

Ad un debutto in salita si aggiunge un’infermeria decisamente troppo piena. La sfortuna ci ha messo lo zampino e nelle ultime due amichevoli FilangeriCurmark si sono fermate: recupero che si preannuncia lungo per entrambe, o comunque mai troppo breve. 
Per fortuna il talento non manca al Padiglione Women del Viola Park, per cui le undici iniziali sapranno colmare le assenze delle compagne e soprattutto remare tutte in direzione tre punti.

In bocca al lupo dunque a mister Pinones Arce e alle Viola: c’è ancora tanto tempo davanti prima del verdetto finale, ma sognare non è peccato. Un match alla volta, un mese alla volta. E forse chssà, magari il tricolore quest’anno vorrà bagnarsi in Arno. (go)